19 ottobre 2024

SKRIK
Adriano Bolognino
WEIRDO
Enrico Morelli
MM CONTEMPORARY DANCE COMPANY

Sabato 19 ottobre 2024, ore 21.30
GORIZIA, TEATRO COMUNALE GIUSEPPE VERDI

SKRIK

Adriano Bolognino
MM CONTEMPORARY DANCE COMPANY (IT)


Choreography: Adriano Bolognino
With: Filippo Begnozzi, Lorenzo Fiorito, Mario Genovese, Matilde Gherardi, Aurora Lattanzi, Fabiana Lonardo, Giorgia Raffetto, Alice Ruspaggiari, Nicola Stasi, Giuseppe Villarosa
Choreography assistant: Rosaria Di Maro
Music: Max Richter
Lighting design: Gessica Germini
Costumes: Nuvia Valestri
Master repeaters: Paolo Lauri, Enrico Morelli
Co-production: Comune di Bassano del Grappa - Operaestate Festival Veneto (IT)
Supported by: Ministero della Cultura (IT), Regione Emilia-Romagna (IT), Comune di Reggio Emilia (IT), Centro Permanente Danza - Reggio Emilia (IT)
Creation born within the framework of Prove d’Autore - Network Anticorpi XL (IT)
Duration: 30 min
Photo credit: Riccardo Panozzo

Il lavoro di Adriano Bolognino per la MMCDC, dal titolo Skrik, si ispira al dipinto LUrlo di Edvard Munch, opera che ha portato il coreografo a indagare il tema della tragedia, dell’angoscia e della piccolezza dell’uomo di fronte all’universo. Spiega Bolognino: “Il grido sordo del quadro - di cui ho deciso di conservare il titolo norvegese Skrik - sembra deformare il paesaggio donandoci instabilità e paura, conservando comunque la sua bellezza. Aggrappandomi a questo dualismo, ho voluto creare una pièce che possa essere un accumulo di tutto il malumore di questi anni, ma anche arrivare al pubblico come una cascata rigeneratrice.”

WEIRDO

Prima Assoluta
Enrico Morelli
MM CONTEMPORARY DANCE COMPANY (IT)


Choreography: Enrico Morelli
With: Filippo Begnozzi, Lorenzo Fiorito, Mario Genovese, Matilde Gherardi, Aurora Lattanzi, Fabiana Lonardo, Federico Musumeci, Giorgia Raffetto, Alice Ruspaggiari, Nicola Stasi, Giuseppe Villarosa
Music: Giuseppe Villarosa  
Lighting design: Gessica Germini
Costumes: Nuvia Valestri
Co-production: ArtistiAssociati – Centro di Produzione Teatrale (IT), ARTFEST Festival delle Arti Coreutiche - ETRA (IT)
Supported by: Ministero della Cultura (IT), Regione Emilia-Romagna (IT), Comune di Reggio Emilia (IT), Centro Permanente Danza – Reggio Emilia (IT)
Duration: 30 min
Photo credit: Tiziano Ghidorsi

Il senso di inadeguatezza: l’unico, vero ostacolo di qualunque forma di rapporto, compreso quello con sé stessi. Chi, nella propria vita, non ne è mai stato pervaso? Quella particolare sensazione di sentirsi fuori posto, diversi, a volte sbagliati e incompresi. Spesso questo stato deriva dalla voglia di soddisfare le aspettative degli altri. Sentire tutto l’enorme peso del rischio, della paura di fallire e del giudizio altrui. Partendo da queste sensazioni, Enrico Morelli presenta un nuovo lavoro che porta in scena questo stato di alienazione, prendendo ispirazione non solo dal suo vissuto personale, ma anche da quello degli interpreti.

La MM Contemporary Dance Company è una realtà di eccellenza della danza italiana, con una consolidata attività di spettacoli su tutto il territorio nazionale. Fondata nel 1999 a Reggio Emilia e diretta da Michele Merola, ha un repertorio ricco e variegato, grazie ai lavori del suo direttore e di coreografi come Maguy Marin, Mats Ek, Mauro Bigonzetti, Silvia Gribaudi, Thomas Noone, Gustavo Ramirez Sansano, Enrico Morelli, Emanuele Soavi, Adriano Bolognino e altri. Da alcuni anni ha conquistato un mercato internazionale con spettacoli in paesi europei
ed extraeuropei.

intervista

Sei mai stato/a a Gorizia?
Se sì: una cosa che non vedi l’ora di rifare
Se no: una cosa che speri di trovare

Sono stato a Gorizia altre volte e non vedo l'ora di rivedere lo splendido Teatro Verdi.

Se potessi dare un consiglio a te stessa bambina o bambino?
Non aver paura di fallire e di sbagliare. I fallimenti sono parte del processo di apprendimento e ti rendono più forte.

Hai il potere di cambiare il mondo in cui vivi, da cosa cominceresti?
Comincerei dal promuovere la gentilezza... non costa niente e ha il potere di cambiare le cose.

Com'è avvenuto il tuo incontro con la danza?
Il mio avvicinamento alla danza è avvenuto all'età di dieci anni, quando sono rimasto ipnotizzato da uno spettacolo in piazza a Barletta, la mia città natale. Ricordo ancora, era Zorba il Greco con Raffaele Paganini. La vera folgorazione, però, è arrivata con la visione di un VHS di "Petit Mort" di Kylian. Da quel momento sono stato rapito dal mondo della coreografia e ho deciso di intraprendere gli studi di danza. Ho iniziato questo percorso con l'obiettivo di diventare coreografo.

Completa le frasi con una sola parola:
La danza può: cambiarci
La danza è: incanto e nobiltà
La danza sarà: metamorfosi

Qual è stata la scintilla che ha fatto nascere il tuo spettacolo?
Quasi come per ogni mia creazione il punto di partenza del processo creativo di Weirdo è stato l'analisi di uno stato d'animo: come ci si sente a vivere in una società che ci spinge costantemente alla competizione, a metterci sempre alla prova, che ci forza a doverci sentire a tutti i costi all'altezza? Il senso di inadeguatezza che scaturisce è stato l'elemento su cui mi sono soffermato, è stato l'incipit di un percorso creativo ispirato non solo dal mio vissuto personale, ma anche da quello dei danzatori.

E ora, convincimi a vedere il tuo spettacolo:
Credo che la cosa migliore non sia convincere il pubblico, ma renderlo consapevole del potere del teatro e dello spettacolo dal vivo. Qualsiasi esperienza teatrale ha la capacità di incuriosire e di porre delle domande... Il teatro non è solo evasione, ma un'esperienza che ci scuote, ci interroga e ci spinge a guardare il mondo con occhi nuovi. Ogni spettacolo, a prescindere dal gusto personale, è un viaggio alla scoperta di noi stessi, un'opportunità per ampliare i nostri orizzonti e arricchire il nostro bagaglio interiore.