18 ottobre 2024

STAUBKINDER
Toula Limnaios
Cie. Toula Limnaios

Venerdì 18 ottobre 2024, ore 18.30
Nova Gorica, SNG Slovensko Narodno Gledališče Nova Gorica

STAUBKINDER

Prima Nazionale
Toula Limnaios
cie. toula limnaios (DE)


Concept and choreography: Toula Limnaios
Dance and creation: Daniel Afonso, Francesca Bedin, Laura Beschi, Félix Deepen, Karolina Kardasz, Enno Kleinehanding, Amandine Lamouroux, Hironori Sugata
Music: Gustav Mahler
Assistance: Alice Gaspari
Technical director, lighting design: Felix Grimm
Space, costumes: Antonia Limnaios, Toula Limnaios
Lighting and stage technics: Domenik Engemann
Public Relations: Sarah Böhmer
Touring, cooperations: Marie Schmieder
Distribution: FAUVES – agency for the performing arts
Duration: 60 min - The performance will be followed by a talk with choreographer Toula Limnaios
Supported by: Senate Department for Culture and Social Cohesion Berlin
The performance is supported by: German Federal Foreign Office

staubkinder (bambini di polvere) trova ispirazione nella musica di Gustav Mahler ed è dedicato ai bambini di polvere che siamo. Essi sono profondamente radicati nelle nostre memorie individuali e universali. In staubkinder ci lasciamo trasportare in un mondo assurdo e confuso. Un mondo simile al nostro, con gli aspetti critici del presente, la complessità odierna e quello spazio incerto chiamato futuro. I figli della polvere cercano un appiglio: il terreno su cui poggiano i piedi è a loro estraneo. Inquietante e poetico allo stesso tempo...

cie. toula limnaios è un ensemble di danza contemporanea fondato nel 1996 da Toula Limnaios e Ralf R. Ollertz. Propone circa 60-70 spettacoli l’anno e produce costantemente un lavoro d’ensemble di qualità, che la rende oggi una delle compagnie di danza contemporanea di maggior successo e ambasciatrice della scena della danza tedesca per il Goethe Institute e il Ministero degli Affari Esteri. L’ensemble si distingue per la sua danza vigile, critica e audace, attenta all’umanità, fatta da e per le persone.

intervista

Sei mai stato/a a Gorizia?
Se sì: una cosa che non vedi l’ora di rifare
Se no: una cosa che speri di trovare

No, non siamo mai stati a Gorizia. Spero di condividere il nostro viaggio e la nostra performance con la gente di Gorizia e con gli artisti locali… di trovare calore e ospitalità con menti aperte.

Se potessi dare un consiglio a te stessa bambina o bambino?
Direi a me stessa di tenere sempre la bambina che ero dentro di me. Di non perdere la purezza, la fede e la fiducia negli esseri umani, la fede nell’eternità e nell’atemporalità.

Hai il potere di cambiare il mondo in cui vivi, da cosa cominceresti?
Inizierei dalla testa delle persone… la guerra e il male non esisterebbero.

Com'è avvenuto il tuo incontro con la danza?
Fin da molto piccola ero una bambina iperattiva e con troppa energia. All’asilo le insegnanti suggerirono a mia madre di iscrivermi a una scuola di danza per incanalare meglio le mie energie.

Completa le frasi con una sola parola:
La danza può: guarire
La danza è: vita
La danza sarà: eterna

Qual è stata la scintilla che ha fatto nascere il tuo spettacolo?
Le parole di Walter Benjamin all’inizio di uno dei suoi testi più famosi, “Sul concetto di storia”: “C’è un dipinto di Paul Klee intitolato 'Angelus Novus'. Raffigura un angelo che sembra stia per allontanarsi da qualcosa che sta fissando. Ha gli occhi aperti, la bocca aperta e le ali spiegate.”

E ora, convincimi a vedere il tuo spettacolo:
Perché riguarda gli esseri umani e la nostra condizione umana... L’angelo della storia deve avere questo aspetto. Ha volto il suo sguardo al passato. Laddove ci appare una catena di eventi, egli vede un’unica catastrofe che incessantemente accumula macerie su macerie e le scaglia ai suoi piedi. Vorrebbe indugiare, risvegliare i morti e ricomporre ciò che è andato in frantumi. Ma dal paradiso soffia una tempesta che si è impigliata nelle sue ali ed è così forte che l’angelo non riesce più a chiuderle. Questa tempesta lo spinge inesorabilmente verso il futuro, al quale volge le spalle, mentre il cumulo di rovine davanti a lui cresce verso il cielo. Questa tempesta è ciò che chiamiamo progresso.