18,19 ottobre 2024

Visavì meets art
THAT’S ALL

Davide Tagliavini
Artemis Danza

Venerdì 18 ottobre 2024, ore 13.00
Sabato 19 ottobre 2024, ore 11.30 + visita guidata
GORIZIA, CASTELLO Salone degli Stati Provinciali

Visavì meets art
THAT’S ALL

Prima Assoluta
Davide Tagliavini
Artemis Danza (IT)


By: Davide Tagliavini
Sound design: Emanuele Nanni
Artistic advising: Anna Albertarelli, Monica Barone, Rosa Maria Rizzi
Co-production: ArtistiAssociati – Centro di Produzione Teatrale (IT)
Supported by: Ministero della Cultura (IT), Regione Emilia-Romagna - Assessorato alla Cultura (IT)
Duration: 25 min

That’s all: è tutto. Può essere una resa, un commiato o l’incipit per un nuovo numero che si appresta a iniziare. In una wunderkammer piena di gesti e danze, troviamo stupore e ironia, corpo e voce, suoni e personaggi che appaiono per poi dissolversi. Qui una serie di eventi si presentano e si dileguano facendosi spazio tra loro. Partendo da temi quali la meditazione e l’emersione di parti inconsce, il performer articola l’azione seguendo un flusso e un crescendo ritmico che lo portano a vivere una piccola odissea colma di situazioni inaspettate. Fisicità, cambiamenti di stato e colore innescano un gioco fatto di guizzi e inviti, aperto alla trasformazione e all’imprevedibilità.

Danzatore, performer e coreografo, Davide Tagliavini si forma tra l’Italia e il Belgio. Nel 2024 ha coreografato le opere L’elisir d’amore, per il Teatro Regio di Parma e Tristano e Isotta per il Teatro Massimo di Palermo, entrambe con la regia di Daniele Menghini. Come performer e danzatore, lavora con Marina Abramović, Monica Casadei / Artemis Danza, Luna Cenere, Gruppo Nanou, Fabio Cherstich, Filippo Andreatta / OHT e altri. Coautore e interprete di spettacoli di danza per le giovani generazioni, è docente della formazione Studio XL di Reggio Emilia. Conduce laboratori di danza rivolti a persone con disabilità collaborando, tra gli altri, con CCN /Aterballetto. È assistente al progetto Genealogia, vincitore nel 2021 del premio Danza&Danza.

intervista

Sei mai stato/a a Gorizia?
Se sì: una cosa che non vedi l’ora di rifare
Se no: una cosa che speri di trovare

Si e sono rimasto entusiasta dei luoghi e dell’accoglienza. Era la prima volta che partecipavo ad un festival transfrontaliero ed è stato bellissimo! Non vedo l’ora di rivedere i bellissimi teatri del Festival anche quest’anno animati da una programmazione d’eccellenza.

Se potessi dare un consiglio a te stessa bambina o bambino?
Inizierei a danzare quanto prima, senza farmi abbattere dai giudizi di chi vede la danza come legata a generi specifici.

Hai il potere di cambiare il mondo in cui vivi, da cosa cominceresti?
Solidarietà, compassione e gioia. Queste sono le parole che mi risuonano. Ritrovare l’umanità, sentirsi parte di un qualcosa di più grande e ritrovare la curiosità nei vissuti degli altri pur se diversi dai propri. La danza in questo ha un potere grandissimo, può unire e far ridere, può sciogliere tensioni e costruire nuovi legami.

Com'è avvenuto il tuo incontro con la danza?
Sin da piccolo volevo danzare, ma la mia famiglia non supportava il mio desiderio. A 16 anni vidi “Parla con lei” di Pedro Almodovar, e la scena iniziale era una ripresa dell'inizio di "Café Müller" di Pina Bausch. Ero sul divano con mia madre e quando ho visto Pina muoversi ho avuto una folgorazione. Ho sentito un forte richiamo verso quella forma d'arte.

Completa le frasi con una sola parola:
La danza può: unire
La danza è: gioia
La danza sarà: festa!

Qual è stata la scintilla che ha fatto nascere il tuo ultimo spettacolo?
Ho lavorato e sperimentato da solo in sala e i materiali sono emersi come piccole isole in un grande mare. Mi è sembrato di rapportarmi con parti di me che avevano voglia di esprimersi e parlare. C’era qualcosa di molto antico che voleva farsi spazio e così l’ho lasciato emergere.

E ora, convincimi a venire a vedere il tuo spettacolo:
Colori e ritmo, parole e ironia, questo spettacolo è un carosello di danze e creature che compaiono e scompaiono. Una piccola celebrazione della vita e del suo percorso nel quale ci immergeremo insieme!

biglietti disponibili presso il teatro un'ora prima dello spettacolo

Visavì Gorizia Dance Festival da sempre promuove la conoscenza del territorio attraverso la rassegna Visavì Meets Art. Quest’anno il percorso offre al pubblico che assisterà alle performance  site-specific la possibilità di speciali visite guidate gratuite nei luoghi d’arte che le ospitano.
 
Galleria Regionale d’Arte Contemporanea “Luigi Spazzapan”, Gradisca d’Isonzo  
Visita guidata a cura del dott. L. Michelli
La prima istituzione museale regionale del Friuli Venezia Giulia dedicata all’arte contemporanea ha sede nello storico Palazzo Torriani a Gradisca d’Isonzo. Ospita le opere di Luigi Spazzapan e di autori del territorio.  
Palazzo Coronini Cronberg, Gorizia  
Visita guidata a cura della dott.ssa C. Bragaglia
Il palazzo è stato abitato fino al 1990 dal Conte Guglielmo Coronini Cronberg, ultimogenito di una delle più antiche famiglie nobili di Gorizia. Circondato dal suo parco ottocentesco, racchiude l’essenza stessa dello spirito mitteleuropeo.  
Castello di Kromberk, Nova Gorica
Visita guidata a cura della dott.ssa K. Brešan
Risalente al XIII secolo, il Castello di Kromberk è il principale spazio espositivo del Goriški muzej. Ospita dipinti e mobili del XIX secolo e la Galleria degli artisti del Litorale del XX secolo.  
Castello di Gorizia  
Visita guidata a cura della dott.ssa E. Uccello
Costruito nell’XI secolo, il castello è stato modificato più volte nel corso dei secoli con l’aggiunta di bastioni e torri. Situato sull’altura che sovrasta la città, offre una spettacolare vista panoramica di Gorizia e del territorio circostante.