Giovedì 17 ottobre 2024, ore 17.30
GRADISCA D’ISONZO, SALA BERGAMAS
Eli Lewis & Joe Garbett (GB)
Concept & Choreography: Eli Lewis, Joe Garbett
Performers: Joe Garbett, Jay Yule
Dramaturgy: Orrow Bell
Set Design: Hannah Sharp
Lighting Design: Jo Palmer
Sound Design: Edvin Langfeld
Costume Design: Berthe Fortin
Illusion Direction: Neil Kelso
Choreographic Support: Natifah White, J Neve Harrington, Kit Hall, Ania Varez
Photographer & Videographer: Beliza Buzollo
Producer: Alison Thomas
Supported by: Arts Council England, The Place, FABRIC, PDSW, South East Dance, Artsadmin, Taunton Pride, Off the Record Bristol, Diversity Trust Alphabets Youth Project, 2BU, Somerset Lesbian Network and Qart
A tratti rituale di corteggiamento queer, a tratti atto ipnotico di sparizione, Plue esamina in modo giocoso la visibilità e l’intimità queer, esplorando tutti i vari gradi di sfumature in cui i membri della LGBTQIA+ si sentono visti e costretti a nascondersi. Frutto della collaborazione tra Eli Lewis e di Joe Garbett, coreografo e suo partner nella vita, Plue nasce dall'esperienza di Eli e Joe come coppia queer/non-binary che vive nell'Inghilterra rurale in piena pandemia. Eli e Joe si interessano alle sfumature con cui le persone queer indicano e/o rivelano la loro queerness a persone diverse in situazioni diverse, a come ci si possa sentire visti o invisibili a seconda di chi è nella stanza con noi e alla tendenza maliziosa della queernità ad espandersi oltre i parametri che le vengono dati e a esplodere davanti tutti. Attraverso una serie di fugaci occhiate languide e timide sparizioni, Eli e Joe vogliono occupare tutto lo spazio concesso e giocare tra il "chi la gente crede che tu sia" e “chi tu sai di essere”, ma soprattutto esplorare la complicata disconnessione di come ci si sente ad essere visibili ma non visti.
Eli Lewis (they/them), artista queer neurodivergente, è unǝ puripremiatǝ coreografǝ britannicǝ le cui performance sono a cavallo tra danza e arte dal vivo. Attualmente artista associatǝ al Work Place, negli ultimi anni il suo interesse si è rivolto al modo in cui le persone accolgono ed elaborano il rischio, occupando spazi precari e ritrovando la libertà d’azione e la giocosità all'interno di stati di non conoscenza. La sua pratica esamina le intersezioni tra precarietà e queerness, ecologia, collasso, intimità e cura. Si interessa inoltre alla relazione tra gli esseri umani e gli oggetti e molti dei suoi lavori performativi utilizzano grandi pezzi di scenografia per esplorare questi temi. Eli è animatǝ dal desiderio di sostenere le persone a reclamare spazi rischiosi e a ritagliarsi uno spazio per rallentare, ritrovare la libertà d’azione e il gioco. La sua pratica è lenta, inclusiva e incentrata sulla cura. Lavora per fornire spazi positivi e queer che connettano le comunità in uno scambio creativo e facilitino la gioiosità queer.
In partenariato con:
SNG Teatro Nazionale Sloveno di Nova Gorica
Con il sostegno di:
Ministero della Cultura / Regione Friuli Venezia Giulia / Io sono FVG / Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia
In collaborazione con:
Comune di Gorizia / Comune di Cormons / Comune di Gradisca d’Isonzo / ERPAC / APT / Ente Regionale Teatrale del FVG / Fondazione Palazzo Coronini Cronberg onlus
Goriški Muzej / Confcommercio Imprese per l'Italia Gorizia
Kulturni Dom Gorica / Kulturni Center Lojze Bratuž
Palazzo del Cinema-Hiša Filma di Gorizia / PAN ADRIA network / TIARE Shopping