13 / 14 / 15 ottobre 2022

VISAVÌ MEETS ART
Davide Valrosso

Giovedì 13 ottobre 2022, ore 16.30
Venerdì 14 ottobre 2022, ore 11.30
Sabato 15 ottobre 2022, ore 15.00

Gorizia, Giardino dell’Incontro – Borgo Castello

Davide Valrosso

VISAVÌ MEETS ART
SYMPOSIUM/ANSELMO LUISI


di Davide Valrosso
con Davide Valrosso, Anselmo Luisi
Produzione NINA

In una condizione piuttosto radicale, ma anche di estrema semplicità, Symposium affonda la sua radice nel valore della scrittura istantanea, data dall’incontro di Davide Valrosso con un musicista locale.
A Gorizia il coreografo e danzatore dialogherà con il batterista, performer e body percussionist triestino Anselmo Luisi.

In scena un unico elemento, una scatola, con la quale il pubblico è invitato ad interagire, regalando un proprio pensiero o incoraggiamento per il futuro. La scatola viaggerà con Davide, di piazza in piazza, creando così invisibili relazioni tra persone sconosciute e luoghi lontani.

intervista

Sei già stato a Gorizia?
Se penso a Gorizia ovviamente penso ad Artisti Associati, con loro ho un rapporto orizzontale di fiducia e rispetto, e quindi ad una buona casa nella quale abitare.

Secondo la tua personale esperienza:
La danza è
un' amplificazione dell’ esperienza continua che possiamo avere con il nostro corpo e quello dell’altro nello e con lo spazio, così come la musica con la quale entriamo spesso in relazione è un'amplificazione del ritmo del nostro cuore.
La danza può.
La danza è una parola che attualmente porta in se' un significato troppo generico e confuso. Io posso limitarmi a parlare solo del mio tentativo di aprire visioni e suggestioni, creare e fortificare relazioni, lavorare sul valore della differenza e dell’importanza di sviluppare una società empatica.
La danza sarà,
la danza ci sarà sempre e sarà sempre espressione del tempo in cui viviamo, ma anche guizzo ribelle del suo opposto.

La cosa più difficile e la cosa più bella che la danza ti ha fatto sperimentare:
non c'è stata mai nella mia danza una singola conoscenza che poi non si sia trasformata in qualcosa di importante nella mia vita e viceversa: sono due parti della stessa cosa.

Un consiglio a una compagnia che inizia:
domandarsi sempre il perché, senza affidarsi a nessuna risposta definitiva. Non è poi così importante la risposta se non si resta in continuo ascolto e soprattutto se non si ricerca la propria verità, al di là dei trend o dei luoghi comuni. Essere davvero liberi è la sfida più grande.

Un augurio al tuo pubblico:
L’augurio è stare insieme, divertirci e stare bene. Lo inviterei ad aprire spazi di riflessione semplicemente volando via con la fantasia e, perché no, emozionandosi.

Cosa ha ispirato il tuo spettacolo, in 3 parole: il lavoro è davvero una sfida, è sempre nuovo e unico, nasce dall’incontro con un musicista del territorio che incontro poche ore prima. Relazione e istinto fanno da padrone e poi è connesso ad un'esperienza che ho vissuto nella stazione di Bologna.

Ora convincimi a venire a vederlo:
non parlerò del mio lavoro, ma di me. Venite a trovarmi, a conoscermi e a scoprire, in una maniera che non posso rivelarvi, gli spettatori che vi hanno preceduto. Vi aspetto.