Sei già stato a Gorizia?
Se penso a Gorizia ovviamente penso ad Artisti Associati, con loro ho un rapporto orizzontale di fiducia e rispetto, e quindi ad una buona casa nella quale abitare.
Secondo la tua personale esperienza:
La danza è un' amplificazione dell’ esperienza continua che possiamo avere con il nostro corpo e quello dell’altro nello e con lo spazio, così come la musica con la quale entriamo spesso in relazione è un'amplificazione del ritmo del nostro cuore.
La danza può.
La danza è una parola che attualmente porta in se' un significato troppo generico e confuso. Io posso limitarmi a parlare solo del mio tentativo di aprire visioni e suggestioni, creare e fortificare relazioni, lavorare sul valore della differenza e dell’importanza di sviluppare una società empatica.
La danza sarà,
la danza ci sarà sempre e sarà sempre espressione del tempo in cui viviamo, ma anche guizzo ribelle del suo opposto.
La cosa più difficile e la cosa più bella che la danza ti ha fatto sperimentare:
non c'è stata mai nella mia danza una singola conoscenza che poi non si sia trasformata in qualcosa di importante nella mia vita e viceversa: sono due parti della stessa cosa.
Un consiglio a una compagnia che inizia:
domandarsi sempre il perché, senza affidarsi a nessuna risposta definitiva. Non è poi così importante la risposta se non si resta in continuo ascolto e soprattutto se non si ricerca la propria verità, al di là dei trend o dei luoghi comuni. Essere davvero liberi è la sfida più grande.
Un augurio al tuo pubblico:
L’augurio è stare insieme, divertirci e stare bene. Lo inviterei ad aprire spazi di riflessione semplicemente volando via con la fantasia e, perché no, emozionandosi.
Cosa ha ispirato il tuo spettacolo, in 3 parole: il lavoro è davvero una sfida, è sempre nuovo e unico, nasce dall’incontro con un musicista del territorio che incontro poche ore prima. Relazione e istinto fanno da padrone e poi è connesso ad un'esperienza che ho vissuto nella stazione di Bologna.
Ora convincimi a venire a vederlo:
non parlerò del mio lavoro, ma di me. Venite a trovarmi, a conoscermi e a scoprire, in una maniera che non posso rivelarvi, gli spettatori che vi hanno preceduto. Vi aspetto.