13-14-15 ottobre 2023

Visavì meets art
COREOFONIE #Le Sacre

EgriBiancoDanza / Raphael Bianco, Gianluca Verlingeri

Venerdì 13 ottobre 2023, ore 17.00
CORMONS, GIARDINO DI PALAZZO LOCATELLI
Sabato 14 ottobre 2023, ore 11.30
GORIZIA, GIARDINO DELL’INCONTRO - BORGO CASTELLO
Domenica 15 ottobre 2023, ore 11.30
GORIZIA, GIARDINO DELL’INCONTRO - BORGO CASTELLO

EgriBiancoDanza / Raphael Bianco, Gianluca Verlingieri

Visavì meets art
COREOFONIE #Le Sacre


di Raphael Bianco
con quattro danzatori EgriBiancoDanza
sound concept Gianluca Verlingieri, Simone Conforti
realizzazione tecnica e artistica musicale Cristina Mercuri, Simone Giordano
durata 30’

Un’originale versione della Sagra della primavera che cambia ogni volta, in base al luogo in cui si svolge e all’intervento del pubblico, che grazie all’interazione con le nuove tecnologie determina l’esito dei risvolti drammaturgici.
I danzatori reagiscono a una destrutturazione musicale elettronica della celebre opera di Stravinsky associando tali frammenti stravinskiani a diverse gestualità coreografiche.
Da questa rilettura attualizzata della Sagra emerge una nuova prospettiva della figura dell’Eletta, una figura femminile trainante contemporanea, che riattualizza le dinamiche tra l’eletta e la comunità, fra maschile e femminile, tra comunità e sacrificio.

Raphael Bianco, dopo la formazione come danzatore e coreografo e alcune esperienze all’estero (dopo aver danzato nella Compagnia Nazionale di Danza Contemporanea Norvegese Carte Blanche ed una breve esperienza con l’Ensemble di Micha Van Hoecke è danzatore presso il Ballet du Nord – Centro Coreografico Nazionale di Roubaix in Francia) ritorna in Italia nel 1999 e fonda con Susanna Egri la Compagnia EgriBiancoDanza. La compagnia si distingue per un repertorio di opere dense di valori sociali e spirituali firmate dallo stesso Raphael Bianco e da coreografi italiani e internazionali.

intervista

Sei già stato a Gorizia?
Si fulmineamente in occasione della NID.

Se sì, una cosa che ti ha sorpreso
Mi è sembrato che ci fosse un rapporto più ravvicinato fra città e cittadini, e allo stesso tempo una strana geografia, una porta verso altri orizzonti.

Secondo la tua personale esperienza, il confine è:
Un limite mentale, una protezione verso ciò che è estraneo in forma più o meno concreta.

Se dovessi spiegarlo a un bambino: perché hai iniziato a danzare?
Perché volevo sentire la musica nel mio corpo e del mio corpo.

Un consiglio a una compagnia che inizia
Ascoltare il pubblico, preservare identità e rimettere costantemente in gioco le proprie convinzioni.

Una performance che durante il festival ripeterete per tre volte in tre luoghi diversi. Si tratta di un’originale versione della Sagra della primavera, creata in collaborazione con METS di Cuneo e che cambia ogni volta in base al luogo in cui si svolge e all’intervento degli spettatori. Che cosa più vi preme comunicare e far sperimentare al pubblico?
La responsabilità di una comunità umana più o meno diretta rispetto alle sorti di persone apparentemente estranee.

Convincimi a venire a vederlo:
La tua presenza determina l'esito irripetibile e unico dello spettacolo.

Spettacoli su prenotazione:  Tel. 327 0575206 (anche Whats app)