di Marco D'Agostin
con Marta Ciappina
suono LSKA
luci Paolo Tizianel
collaborazione drammaturgica Chiara Bersani, Lisa Ferlazzo Natoli
promozione, cura Damien Modolo
produzione VAN
coproduzione Centro Nazionale di Produzione della Danza Virgilio Sieni e Fondazione CR Firenze; Piccolo Teatro di Milano - Teatro d’Europa; ERT / Teatro Nazionale; Fondazione I Teatri Reggio Emilia / Festival Aperto; Snaporazverein
sostegni L’arboreto – Teatro Dimora; La Corte Ospitale - Centro di Residenza Emilia-Romagna; CSC/OperaEstate Festival Veneto
durata 50’
“Gli anni evoca attraverso due dei suoi omonimi sia il racconto personale e assieme generazionale del romanzo di Annie Ernaux, sia la canzone strappalacrime degli 883: del primo proveremo a riscattare l’andamento narrativo, che accoglie in un “noi” storico una coltre di dettagli; del secondo replicheremo la trama nostalgica ma leggera. Lo spettacolo sarà dunque costruito a partire da una playlist di brani pop e rock degli Anni ’80, ’90 e 2000, una di quelle irresistibili e disordinate liste che Marta, come molti di noi, ha di sicuro registrato su una musicassetta.”
Marco D’Agostin è un artista attivo nel campo della danza e della performance, premio UBU come Miglior Performer Under 35. I suoi lavori si interrogano sul funzionamento della memoria, dando vita a dispositivi coreografici che a partire da archivi personali o collettivi cercano di innescare con il pubblico pratiche di partecipazione e immedesimazione.
Marta Ciappina, danzatrice, coach e didatta, si forma principalmente a New York al Trisha Brown Studio e al Movement Research. Dal 2013 collabora con la compagnia MK di Michele Di Stefano, e dal 2015 con Alessandro Sciarroni.
Sei già stato a Gorizia? Se sì, una cosa che ti ha sorpreso. Se no, una cosa che sogneresti di trovare.
Sono stato più volte a Gorizia. È una città sospesa nel tempo, in cui si mischiano le storie.
Secondo la tua personale esperienza, il confine è
Un artefatto umano attraverso cui il modello patriarcale ha obbligato il mondo a organizzarsi, ai danni delle persone razzializzate, sessualizzate, offese.
Se dovessi spiegarlo a un bambino: Perché hai iniziato a danzare?
Perché danzare è un meraviglioso modo di stancarsi ed esaurire le energie che si hanno in corpo.
Un consiglio a una compagnia che inizia
Vedere molti spettacoli di altri artisti - se possibile conservare risorse economiche e viaggiare altrove per farlo.
“Gli anni” evoca sia il racconto personale e assieme generazionale del romanzo di Annie Ernaux, sia la celebre canzone degli 883. Con questo lavoro cosa vorresti comunicare al pubblico?
Non mi piace mai ragionare nei termini di un “messaggio” che dallo spettacolo viaggi diretto verso lo spettatore. La comunicazione di un lavoro teatrale passa più attraverso i fraintendimenti che attraverso la leggibilità dei contenuti. I fraintendimenti riassegnano allo spettatore uno spazio di libertà, un luogo del pensiero in cui ricombinare i dati per avvicinare il più possibile l’opera alla propria vita. Gli anni racconta una vita, e mi piace pensare che il racconto tocchi nel vivo le vite degli spettatori.
Convincimi a venire a vederlo
Marta Ciappina è la migliore interprete della scena italiana.
In partenariato con:
SNG Teatro Nazionale Sloveno di Nova Gorica
Con il sostegno di:
Ministero della Cultura / Regione Friuli Venezia Giulia / Io sono FVG / Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia
In collaborazione con:
Comune di Gorizia / Comune di Cormons / Comune di Gradisca d’Isonzo / ERPAC / APT / Ente Regionale Teatrale del FVG / Fondazione Palazzo Coronini Cronberg onlus
Goriški Muzej / Confcommercio Imprese per l'Italia Gorizia
Kulturni Dom Gorica / Kulturni Center Lojze Bratuž
Palazzo del Cinema-Hiša Filma di Gorizia / PAN ADRIA network / TIARE Shopping